
La presenza di
boro nei terreni risulta quanto mai
variabile, come pure limitata appare la sua
traslocazione nella pianta. Ciò può causare improvvise e imprevedibili
carenze del microelemento anche in vigneti coltivati su suoli mediamente dotati.
Diversi i problemi per la coltura qualora queste carenze, per quanto temporanee, dovessero avvenire in periodi in cui la
fisiologia della vite si mostri particolarmente delicata, come per esempio la
fioritura, l'accrescimento dell'acino e l'
invaiatura. In tali fasi, una carenza di boro può avere riflessi negativi sia a
livello quantitativo sulla vendemmia, sia
qualitativo sull'uva raccolta. E se il primo dei due problemi non impatta più di tanto chi segua specifici disciplinari, plafonati comunque in termini di
quintali per ettaro, il secondo impatta direttamente la
qualità finale degli acini e quindi anche del
vino.
Il boro rientra infatti in diversi livelli del
metabolismo delle piante, per esempio garantendo una
fecondazione ottimale. Favorisce inoltre la traslocazione degli
zuccheri, fattore chiave nella produzione di
vini di alta qualità, come pure influisce positivamente sul
consumo idrico della coltura e nel trasporto delle
auxine.
I formulati in banca dati
In banca dati
Fertilgest si possono reperire
86 formulati specifici, a base cioè di soli
microelementi, che contengano
boro e che siano impiegabili su
vite da vino. Diverse le combinazioni del boro, ovviamente, con altri microelementi. Essendo però l'articolo incentrato su questo specifico nutriente, si riporteranno solo i fertilizzanti che ne contengano
più del 10% e che quindi si presume siano i più indicati quando la
carenza sia specifica, sia da prevenire, sia da correggere.
Elencati per
ordine decrescente di contenuto, e in subordine in
ordine alfabetico, ecco i formulati che rispondono ai filtri impostati nella
ricerca in banca dati.
In vetta alla classifica, stilata per contenuto di boro, con il
21% si trova
Boron 21 PG di
L. Gobbi, seguito dappresso da
Unibor Più di
Cifo, con il
20,5%, mentre sul terzo gradino del podio sale
Boro KB 19, sempre di L. Gobbi, con il
19,4%.
Di poco al di sotto, con il
17,5% si posiziona
Solubor DF di
Compo Expert Italia, seguito a un solo punto percentuale di distanza, con il
16,5%, da
Bork 37, anch'esso di Cifo.
All'
11% di boro, si collocano poi nove differenti prodotti:
Infine, sono due i formulati reperiti in banca dati con il
10% di boro:
Ovviamente, ogni fertilizzante ha i propri specifici
dosaggi di applicazione e
modalità di impiego. Come pure ciascuno è accompagnato o meno da
altri elementi. Quindi ogni viticoltore dovrà
scegliere attentamente tra i formulati di cui sopra in funzione delle sue
specifiche esigenze in vigna. La lettura accorta dell'
etichetta resta infatti la via maestra per effettuare la
scelta migliore.